Pizza pazza

Pizza pazza è la mia pizza light in friggitrice, un piatto dietetico con parmigiano e pomodori nell’impasto, senza uova e senza grassi.

Tempo

60 min

Ingredienti

330 g di farina e 200 ml di acqua

10 g di lievito granulare disidratato

7 – 8 pomodorini tagliati in quattro parti

2 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato

Sale e Pepe

Prima sciogli il lievito in acqua salata. Poi aggiungi la farina, impasta e lascia riposare l’impasto per 30 min. Dopodiché aggiungi il parmigiano, il pepe e i pomodorini. Quindi posiziona la carta forno nel cestello della friggitrice e versa l’impasto sulla carta. Aziona il timer 2 min., 60°. Attendi 15 min e poi cuoci la pizza alla T di 180° per circa 30 min.

Nel bimby

Metti nel boccale acqua e lievito: 2 sec. vel. 1. Aggiungi la farina e il sale: impasta 20 sec. vel. 5., spatolando. Togli l’impasto dal boccale e lascialo lievitare.

Controlla la cottura dopo 10 min ed eventualmente gira la pizza per consentirne la completa cottura, anche dall’altro lato.

Nel bimby

Metti nel boccale acqua e lievito: 2 sec. vel. 1. Aggiungi la farina e il sale: impasta 20 sec. vel. 5., spatolando. Togli l’impasto dal boccale e lascialo lievitare.

il pepe e i pomodorini. Posiziona la carta forno nel cestello della friggitrice e versa l’impasto sulla carta. Aziona il timer 2 min., 60°. Attendi 15 min e poi cuoci la pizza alla T di 180° per circa 30 min. Controlla la cottura dopo 10 min ed eventualmente gira la pizza per consentirne la completa cottura.

Pizza pazza

Light

Pizza pazza

Pizza pazza

Il Padraccio, anche noto con il nome di paddaccio, è un formaggio di latte caprino a pasta molle. Si consuma fresco ed è tipico della zona del Parco Nazionale del Pollino. Il suo nome è direttamente legato alla forma sferica o ovoidale “a padda“, a palla, appunto. Secondo la tradizione esso si usava come merce di scambio per ricambiare un favore ricevuto, avviare una pratica o, più semplicemente come dono.

Metodiche di lavorazione del paddaccio

Il caglio ovino si aggiunge al latte con la T di circa 37° circa. Il formaggio coagula dopo un breve riposo di 20-30 minuti.

A questo punto si rompe la cagliata ed il formaggio è trasferito in un contenitore di vimini. Qui si lavora con manipolazioni successive che gli conferiscono la caratteristica forma ovoidale o sferica, del diametro di circa 10 cm. Dopodiché si avvolge in foglie di felci, legate con stringhe di ginestra.

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