Preparo le quaglie in umido con la antica ricetta della nonna, una ricetta quaglie infallibile, un piatto dietetico che vi piacerà.
Ricordo ancora il profumo che si spandeva in casa quando la nonna cucinava le quaglie che mio nonno cacciava, … e ogni volta che le preparo mi sembra di ritornare bambina.
Preparazione
Prima le passo sulla fiamma per eliminare la peluria residua, poi le lavo e le metto in pentola con 2 foglie di alloro, quattro di Salvia, un rametto di Rosmarino, due bacche di Ginepro e uno spicchio di aglio.
N. B. La nonna usava anche ricoprirle di lardo.
Dopo dieci min dall’inizio della cottura aggiungo il sale e l’olio e le cuocio fino a far evaporare l’acqua. Sono pronte quando iniziano a colorirsi.
N. B. Un po’ di peperoncino ci sta bene, ma la sua assenza non ne inficia la bontà.
Le mie quaglie in umido
Ma… sapevi che…
I lanzichenecchi erano soldati mercenari di fanteria, arruolati da Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico. Essi combatterono tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Il loro nome significa servo rurale. I legionari erano generalmente i figli non primogeniti di piccoli proprietari rurali. Questi preferivano arruolarsi piuttosto che diventare servi rurali dei fratelli primogeniti che ereditavano la proprietà genitoriale. Questo corpo di legionari nacque in contrapposizione alle fanterie svizzere, loro contemporanee. I singoli componenti venivano selezionati con un certo rigore da un reclutatore che aveva di solito il grado di colonnello. Portavano un corsaletto ed una lunga picca, ma avevano anche una spada detta lanzichenecca con una forma romboidale, una lama larga e l’impugnatura di legno. I lanzichenecchi divennero famosi per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per l’efferatezza che mostravano verso il nemico.
Ed ora… ricicla con me