Spaghetti alla Gennaro

Spaghetti alla Gennaro

Ecco gli spaghetti alla Gennaro, un primo piatto dietetico tanto amato dal principe Antonio De Curtis in arte Totò; un piatto da lui dedicato a San Gennaro, protettore della città di Napoli.

N. B. E’ un primo piatto con acciughe, aglio, origano e pane raffermo.

Per tre persone

200 grammi di pane raffermo (due fette)

240 g di spaghetti

5 filetti di acciughe

Un pizzico di origano

Peperoncino

50 ml di Olio extravergine d’oliva

Uno spicchio di aglio

Tagliare il pane a fette e sfregare le fette con l’aglio. Poi tagliare le fette a dadini e dorare i dadini in padella con la metà dell’olio, dopodiché tritarli a grana grossa.

Totò

A parte sciogliere le acciughe nel restante olio con l’origano ed il peperoncino. Cuocere gli spaghetti al dente e versarli nella padella con le acciughe. Quindi aggiungere il pane e servire.

Totò

I miei spaghetti alla Gennaro

Spaghetti alla Gennaro

Spaghetti alla Gennaro

Ma … sapevi che …

Il Metato è un essiccatore, ovvero è un magazzino. I metati si trovano nei castagneti e sono i locali nei quali si mettono ad essiccare le castagne. I magazzini e costruzioni in pietra o anche in mattoni. Il temine metato è usato in molte località italiane Appenniniche; ma lo stesso magazzino assume in altre località italiane anche altre denominazioni quali seccatoio, cannicciaia, canniccio …

Ma fino alla metà del secolo scorso il metato spesso si trovava all’interno delle abitazioni, in locali dove si poteva anche usufruire della brace necessaria all’essiccazione delle stesse per riscaldarsi. La famiglia si riuniva di sera in questo locale; e lì ciascun membro, seduto su una piccola seggiola, raccontava agli altri membri della famiglia fatti accaduti e storielle, godendo del tepore del focolare.

A quell’epoca le castagne erano una delle principali fonti di sostentamento … erano cioè il “pane dei poveri”.