Il salmone con rucola è un piatto dietetico per realizzare un’alimentazione adeguata e bilanciata, con tutti i nutrienti giusti. È raffinato e non è per nulla difficile.

La presenza della rucola, con la sua consistenza leggera e allo stesso tempo croccante, e dal caratteristico sapore amarognolo e con una nota piccante, contribuisce ad alleggerire e rinfrescare la componente più grassa della carne di salmone.

Preparare questo salmone in padella è facile e veloce.

Lava la rucola. Lava i filetti di salmone, asciugali e mettili in una padella con uno spicchio d’aglio.

Accendi il fuoco a fiamma media e cuoci i tranci di salmone prima da un lato per circa 10 minuti, poi dall’altro per 5 – 6 minuti, girandoli con molta delicatezza.

Adesso togli l’aglio e dividi i tranci in porzioni. Dopodiché adagiali in ciascun piatto su un letto di foglie di rucola.

Una macinata di pepe, un po’ di sale ed un filo d’olio e …

… Il salmone con rucola è pronto in circa 15 minuti.

Salmone con rucola

Il salmone è un pesce dalle carni gustose, ricco di vitamine, acidi grassi omega-3 e sali minerali. Rientra tra i pesci grassi.

Il contenuto calorico del salmone fresco è significativo, perché le sue carni sono ricche di proteine e di lipidi. I peptidi sono ad alto valore biologico – contengono tutti gli amminoacidi essenziali in riferimento al modello proteico dell’essere umano – ed i lipidi sono tendenzialmente insaturi, buona parte die quali è di tipo polinsaturo semi essenziale del gruppo omega 3.

quando si cucina il salmone è bene farlo a temperature non troppo alte, poiché i grassi omega tre sono particolarmente sensibili al calore.

Il livello delle vitamine idrosolubili è apprezzabile. Il salmone contiene tiamina (vit B1), niacina (vit PP), piridossina (vit B6) e cobalamina (vit B12). Ma il salmone contiene anche discrete quantità di retinolo, una vitamina liposolubile* (pro vit A). Tra i minerali sono presenti buone concentrazioni di fosforo e di selenio.

*Le vitamine liposolubili possono essere accumulate nel fegato e non è dunque necessario assumerle con regolarità, attraverso i cibi. Il corpo le conserva e le rilascia a piccole dosi quando siano divenute necessarie.

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