Vuoi una ricetta per cucinare un buon coniglio alla cacciatora in padella? Eccola! Ecco una ricetta di provenienza agreste, ma che ho rivisto per farne un piatto dietetico. Quella originale è un’antica ricetta in uso presso una famiglia che viveva in una masseria ove si coltivava la terra e si allevavano gli animali. Ho apportato solo due modifiche alla ricetta originale, ho sostituito lo strutto con l’olio extravergine d’oliva ed ho eliminato il guanciale.
Tempo
40 min
Prima tagliare il coniglio a pezzi non molto grandi, poi aggiungere uno spicchio d’aglio, il sale, due rametti di rosmarino, due foglie di alloro, quattro foglie di salvia e due bacche di ginepro. Cuocere per 15 min, in padella prima di aggiungere l’olio extravergine d’oliva.
Attendere che il liquido rilasciato dalla carne evapori, poi dorare i pezzi di coniglio prima di aggiungere due cucchiai di passata di pomodoro. Dopo dieci min la pietanza è pronta.
Il mio coniglio alla cacciatora
Ma… sapevi che…
La Mancinella è una delle piante più velenose al mondo, ed è bene tenersi a distanza da essa. I suoi frutti simili alle mele non devono essere assolutamente ingeriti perché possono provocare la morte. Ma tutte le parti della pianta contengono tossine e sostanze irritanti che a contatto con la pelle causano dermatiti, reazioni allergiche e avvelenamento.
La pianta è originaria delle isole caraibiche e dell’America latina. Il suo legno non deve essere bruciato perché anche il fumo che si sprigiona dalla combustione causa gravi danni, agli occhi in primis. Le antiche popolazioni caraibiche utilizzavano la linfa delle foglie per avvelenare le risorse idriche dei nemici, ma la usavano anche per intingere le punte delle loro frecce. Le frecce provocavano la morte al malcapitato, per avvelenamento.
Cristoforo Colombo chiamava i suoi frutti della morte.
Ed ora…
Ricicla coi bimbi