Quando si ha voglia di un piatto leggero ma ricco di sapore, le Orate alla Mediterranea al cartoccio è la scelta perfetta. Un secondo piatto light che racchiude i profumi dell’estate e la semplicità della cucina mediterranea: pesce fresco, verdure di stagione e pochi aromi ben dosati. Il cartoccio mantiene intatta la delicatezza del pesce, esaltandone il gusto senza appesantire. Ideale per una cena sana, veloce e raffinata, da gustare magari con un bicchiere di vino bianco fresco e una fetta di pane integrale croccante. Ecco la ricetta:
Ingredienti (per 2 persone)
- 2 orate eviscerate e squamate (circa 300 g l’una)
- 1 zucchina
- 1 carota
- 1 cipolla rossa piccola
- Pomodorini ciliegino (8-10)
- 2 spicchi d’aglio
- Limone biologico (fette e scorza)
- Olio extravergine d’oliva
- Timo fresco, prezzemolo o origano
- Sale e pepe q.b.
- Carta da forno o alluminio per il cartoccio
Preparazione
- Prepara le verdure: taglia la zucchina e la carota a bastoncini sottili, la cipolla a fettine e i pomodorini a metà.
- Condisci le orate: sala leggermente l’interno del pesce e inserisci uno spicchio d’aglio, qualche fettina di limone e un rametto di erbe aromatiche.
- Fai il letto di verdure: su un foglio di carta da forno, disponi metà delle verdure. Adagia le orate sopra e copri con il resto delle verdure.
- Completa il cartoccio: aggiungi un filo d’olio, una grattugiata di scorza di limone, sale e pepe. Chiudi il cartoccio sigillando bene.
- Cottura: in forno statico a 200°C per circa 25–30 minuti.
Consigli extra
- Puoi sostituire le verdure con quelle che hai in casa, come finocchi, patate o fagiolini.
- Se vuoi un tocco in più, aggiungi un cucchiaio di vino bianco prima di chiudere il cartoccio.
Un secondo piatto sano, leggero e profumatissimo, perfetto per l’estate!
Curiosità: Sai perché l’orata è così apprezzata nella cucina mediterranea? Oltre al suo gusto delicato, è uno dei pochi pesci che ha una “dentatura” sorprendente! L’orata ha denti simili a piccoli molari, perfetti per rompere i gusci dei molluschi e dei crostacei di cui si nutre. Per questo la sua carne è così saporita e leggermente dolce: rispecchia la sua dieta naturale.
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Lo sapevi che… Il nome “orata” deriva dal latino aurata, che significa “dorata”. Un riferimento diretto alla caratteristica fascia dorata che questo pesce ha tra gli occhi, come una vera e propria corona naturale. Non a caso, in alcune culture l’orata era considerata un simbolo di nobiltà, prosperità e abbondanza.
Nell’antichità, i Romani la apprezzavano non solo per il sapore, ma anche come portafortuna nelle cene importanti, proprio per quel suo “diadema” naturale. Un pesce regale… nel piatto e nella leggenda!

Orate alla Mediterranea